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Rane verdi all'Oasi

Un breve e intenso incontro con alcune Rane verdi ( Pelophylax bergeri ) presso l'Oasi San Daniele, durante una mattinata di sfalcio erba e cura dell'Oasi con altri volontari. Nei vari stagni presenti vive e si riproduce una nutrita serie di Rane verdi, e talvolta anche la Rana di Lataste, che però non ho visto. Uno degli stagni ospita anche delle Ninfee (genere  Nymphaea ). Il primo incontro lungo il sentiero principale, le altre nello stagno delle Ninfee. Sula via del ritorno, una Lucertola muraiola ( Podarcis muralis ) attende che me ne vada.

2 febbraio, Giornata Mondiale delle Zone Umide







Oggi 2 febbraio ricorre la giornata mondiale delle zone umide.  
















La data scelta corrisponde con la sottoscrizione della Convenzione di Ramsar, avvenuta il 2 febbraio 1971 nell’omonima città iraniana, che ha sancito la tutela, a livello mondiale, di questi habitat, siglata con l’obiettivo di favorire “la conservazione e l’uso corretto delle zone umide tramite l’azione nazionale e internazionale di cooperazione per raggiungere uno sviluppo sostenibile”.

















I valori e i benefici delle zone umide sono importanti.

Le zone umide: una straordinaria varietà di creature, ambienti fondamentali per la sussistenza umana, per capacità di immagazzinare l’anidride carbonica, mitigando così gli effetti dei cambiamenti climatici, e di proteggere le coste. Per “zona umida” si intende, come suggerisce il nome, un ambiente caratterizzato dalla presenza contemporanea di terreno e acqua, sono aree “quali stagni, paludi, torbiere, bacini naturali e artificiali permanenti con acqua stagnante o corrente dolce, salmastra o salata, comprendendo aree marittime la cui profondità in condizioni di bassa marea non supera i sei metri”, si legge nella Convenzione internazionale di Ramsar.




















"Zone umide, un fragile scrigno di biodiversità"

Le aree umide hanno dunque un elevato valore naturalistico e forniscono riparo e sostentamento a numerose specie. Purtroppo sono ecosistemi estremamente fragili, o tra i più minacciati a livello globale. 
Le minacce principali per le zone umide sono tutte di origine antropica: le sostanze inquinanti impiegate nell’agricoltura, gli scarichi industriali e civili, il massiccio sfruttamento delle risorse, il consumo di suolo e l’immissione di specie alloctone. 





























Nel mio piccolo voglio promuovere la Palude di Onara e il suo Parco, e far conoscere questo luogo e preservarlo. 
E' importante sensibilizzare gli utenti a cogliere l'invito di visitare questo ambiente con uno spirito diverso, di attenzione e rispetto.





Commenti

Claudio Porcellana ha detto…
ciao Leonardo
sono tornato in Juza e me lo sto godendo, ora ;-)
ci sei ancora tu?
Leonardo Visentin ha detto…
si, ci sono, ma sto ai margini il più possibile...

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