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In primo piano

Rane verdi all'Oasi

Un breve e intenso incontro con alcune Rane verdi ( Pelophylax bergeri ) presso l'Oasi San Daniele, durante una mattinata di sfalcio erba e cura dell'Oasi con altri volontari. Nei vari stagni presenti vive e si riproduce una nutrita serie di Rane verdi, e talvolta anche la Rana di Lataste, che però non ho visto. Uno degli stagni ospita anche delle Ninfee (genere  Nymphaea ). Il primo incontro lungo il sentiero principale, le altre nello stagno delle Ninfee. Sula via del ritorno, una Lucertola muraiola ( Podarcis muralis ) attende che me ne vada.

Caorle... da birdwatcher

Dove: Caorle, San Michele al Tagliamento e Bibione (VE)

Quando: 20 e 23 febbraio 2021

 

La Laguna di Venezia, assieme al Delta del Po, sono due degli ambienti privilegiati in assoluto per presenza e diffusione di specie di uccelli acquatici ma non solo, e due mete che un birder di solito non può evitare di frequentare, ad un certo punto. Finora, solo un paio di visite all'Oasi di Ca' Roman, posta al limite della Laguna, a metà strada tra le Valli da pesca veneziane e quelle rovigotte o ferraresi.


La presenza in loco di una serie di specie rare quanto spettacolari, ad un certo punto fa nascere l'idea di organizzare un'uscita, nei limiti delle restrizioni pandemiche tuttora in corso, verso Caorle e Bibione, dove queste presenze si concentrano in pochi chilometri quadrati.


Sabato mattina, partenza ore 6.30 circa, destinazione San Michele al Tagliamento, per incontrare questi sinuosi Cigni minori della tundra (Cygnus columbianus bewickii). Un cambio di programma al volo ci porta a preferire un giro diverso, quindi passando prima per Concordia Sagittaria e Caorle e in seguito proseguire per San Michele al Tagliamento e Bibione. La scelta si è rivelata deleteria, perché nel mentre che osservavamo prima le Oche lombardelle e Oche selvatiche (pur bellissime e affascinanti, ma presenti in numero ben maggiore e distribuite un po' in tutti i campi attorno) e poi l'Aquila anatraia maggiore in compagnia di Nibbio reale, Poiana, Albanella reale e altre Oche selvatiche e lombardelle, i Cigni pensavano bene di involarsi e sparire. Di fatto, fino al martedì successivo non si sono più visti...

Oche lombardelle (Anser albifrons)

Oche lombardelle (Anser albifrons)
Aquila anatraia maggiore (Aquila clanga a destra) e Poiana (Buteo buteo a sinistra). Tanto per dare la misura delle distanze in gioco...

Foto documentativa dell'Aquila anatraia maggiore infastidita dalle Cornacchie mentre sbocconcella una preda a terra

Foto documentativa dell'Aquila anatraia maggiore guardata a vista dalle Cornacchie mentre sbocconcella una preda a terra. Dall'alto, una poiana sorveglia.

Foto documentativa dell'Aquila anatraia maggiore, si invola dopo essere stata infastidita dalle Cornacchie mentre sbocconcellava una preda a terra

Foto documentativa dell'Aquila anatraia maggiore raggiunge il suo posatoio, su cui c'era una Poiana, che è costretta a cambiare albero...

Foto documentativa dell'Aquila anatraia maggiore sorvolata da un Falco di palude

Caprioli (Capreolus capreolus)

Falco di palude (Circus aeriginosus)

Falco di palude (Circus aeriginosus)

Falco di palude (Circus aeriginosus) a terra

Falco di palude (Circus aeriginosus) a terra

Ibis sacri (Threskyornis aethiopicus)

Cormorano (Phalacrocorax carbo)

Airone bianco maggiore (Casmerodius albus)

Garzetta (Egretta garzetta)

Ibis sacro (Threskyornis aethiopicus)

Ibis sacro (Threskyornis aethiopicus)

Nibbio reale (Milvus milvus)

Cormorani (Phalacrocorax carbo)

Marangoni minori (Microcarbo pygmeus)



Già qui la giornata, pur nella foschia e umidità diffusa unite alla nuvolosità persistente, aveva regalato per me 4 lifer, quindi non si poteva certo definire deludente. Ma quei cigni... per me rimanevano la più grande delusione... bianchi e abbastanza grandi, come si fa a non riuscire a vederli... eppure...

Queste misteriose creature, nidificanti nella tundra siberiana, che percorrono qualche migliaio di chilometri per svernare dove il clima meno rigido consente ancora di alimentarsi, di rado visti in Italia, tipicamente un solo piccolo gruppetto d'inverno, a volte nella vicina Valle Cavanata a Grado, altre a Ravenna, oppure più lontano, ma sempre una magnifica presenza. 

Uccelli snelli, molto più dei loro "cugini" reali, sempre più in espansione da noi. Bianchi candidi, nella fase adulta, o più sporchi, grigiastri, da giovani, gli esemplari presenti a Malamocco sono di entrambe le classi di età. Quindi un immaturo e tre adulti. Anche nel becco si vede la differenza, con gli adulti dal becco giallo squillante con punta nera. 


Nel giro alla vana ricerca dei siberiani pennuti incrociamo due magnifici stormi di Gru. Dopo le vocianti auscultazioni notturne da casa, questa è la prima volta che vedo le Gru, e nello specifico una delle due numerosi formazioni ci passa proprio sopra la testa, o qualche decina di metri davanti per essere più precisi, e da buona distanza riusciamo a fare anche qualche bella foto. Spettacolo per pochi!

Gru (Grus grus)












Il pomeriggio prosegue dunque in direzione Bibione e precisamente Vallevecchia. Raggiungiamo quindi la spiaggia, dove si vede subito che la giornata non è di quelle memorabili quanto a limpidezza, anzi... ci spostiamo lungo il litorale verso la laguna interna, dove in genere la presenza di limicoli è cospicua. Purtroppo, essendo weekend, c'è una discreta presenza umana, che comporta la fuga degli uccelli verso zone più riparate. Infatti contattiamo buonissimi numeri di limicoli, ma a distanze da cannocchiale. Ciò non impedisce di vedere specie per me inedite, come Chiurli maggiori, Piovanelli pancianera, Pivieri dorati, Beccacce di mare, oltre a rivederne svariate altre. Alcune di queste specie peraltro, considerate le distanze, sono state distinte solo riguardando a casa, con calma, le foto, grazie alle moderne macchine fotografiche.

In volo:
Piovanello pancianera (Calidris alpina)
Piviere dorato (Pluvialis apricaria)
Pivieressa (Pluvialis squatarola)

In volo:
Piovanello pancianera (Calidris alpina)
Piviere dorato (Pluvialis apricaria)
Pivieressa (Pluvialis squatarola)



In volo:
Piovanello pancianera (Calidris alpina)
Piviere dorato (Pluvialis apricaria)
Pivieressa (Pluvialis squatarola)

Beccacce di mare (Haematopus ostralegus)

Cigno reale immaturo (Cynus olor)



Al calar del sole, quando ormai quel che era da vedere (e contare) era stato fatto, ritorniamo verso Caorle, sperando di incontrare l'Aquila di mare, che nei giorni precedenti era stata fotografata una volta.

E infatti... per un secondo o poco più, mentre gli altri compagni di viaggio la riuscivano a seguire col cannocchiale, zoomando con la mirrorless e il teleobiettivo sono riuscito a scorgere l'Aquila anatraia che piroettava assieme ad un'altro rapace visivamente più grande, soprattutto nelle ali, apparentemente più larghe perché più squadrate. Ma è stato un guizzo, si sono buttate entrambe giù, dietro agli alberi della Valle Zignago, e poco dopo ne è "riemersa" solo l'anatraia... la conferma è arrivata comunque confrontandoci tra di noi, anche se nessuna foto (l'unica che ho tentato è totalmente fuori fuoco).


Aquila anatraia maggiore (Aquila clanga), alcuni dei pochissimi scatti vagamente intelligibili

 

Oche lombardelle

Oche lombardelle

Ibrido Oca del Canada/Oca selvatica

Foto documentativa di Albanella reale (Circus cyaneus) a caccia a pochi centimetri da terra e posata

 

Termina dunque la prima giornata nel veneziano, con soddisfazione e un grosso rammarico. Non ci resta che piang... eh no, non ci resta che replicare. L'amico scende di nuovo la domenica, ma non c'è tracca dei cigni. Io posso solo il martedì successivo, ed è così che ripartiamo, sto giro alla volta dei cigni senza se e senza ma. E infatti... luce pessima, come o peggio della volta precedente, ma i Cigni ci sono. Candidi, pacifici, minori (solo per anagrafica). Me li godo per una decina di minuti, ma anche quest'oggi entra in gioco una "variabile" che non mi fa gioire al 100%... ci aggreghiamo ad altri birder, per cui non ho alcuna possibilità di fermarmi ad libitum a contemplare questi anseriformi di grossa taglia... 

 

Cigni minori della tundra (Cygnus columbianus bewickii)

L'individuo grigiastro è un immaturo, il becco ancora non ha sviluppato il giallo tipico degli adulti



Posa plastica...



 

Poi una breve rassegna di altre osservazioni interessanti:

Pavoncelle (Vanellus vanellus)

Caprioli (Capreolus capreolus)

Beccacce di mare (Haematopus ostralegus), in un luogo insolito, nell'entroterra

Beccacce di mare (Haematopus ostralegus) con Airone cenerino (Ardea cinerea)

 

Airone bianco maggiore


Ibrido Casarca/Oca egiziana


Gru, a terra, nella nebbia

Gru (Grus grus), un immaturo, col collo rossastro, e 7 adulti

Le Gru prendono il volo

Marangone minore (Microcarbo pygmeus)

 
Nutria

Falco di palude (Circus aeruginosus)

Gheppio ♀ (Falco tinnunculus)

Gheppio ♀ (Falco tinnunculus)

Codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros)

Oche lombardelle

 
Falco di palude (Cyrcus aeruginosus) a caccia nei campi

 

Sono un tipo più da contemplazione che da inseguimento, ma mi devo ovviamente adeguare, quando l'auto non è la mia :)

 

Un giro impegnativo ma anche fortunato, visto che abbiamo contattato tutte le rarità presenti (tranne una, le Oche lombardelle minori, ma pazienza...), nonostante una luce insufficiente. 


Un super ringraziamento ovviamente a chi ci ha dato le dritte per i punti migliori (Emanuele Stival) ma soprattutto a chi ci ha condotto fisicamente lungo le varie strade stradine e angoli nascosti, nello specifico Fabio Piccolo, avremmo visto 1/10 delle specie senza di lui...

 

Prossimo giro... ci devo ancora pensare :)

 

 


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