Dal Grappa alla Piave. Breve racconto... in giornata.

Dove: Massiccio del Grappa, fino alla valle della Piave 
Quando: 5 giugno 2021

Un sabato con allerta meteo, in programma una giornata di birdwatching sul massiccio del Monte Grappa. In compagnia di alcuni soci di Venezia Birdwatching, ci siamo trovati a Semonzo del Grappa, ai piedi della strada Generale Giardino, SP140, che conduce a Cima Grappa passando per Campocroce. Ed è proprio Campocroce la prima fermata, dove, a differenza dell'altra volta, quando trovammo pioggia, abbiamo parcheggiato e a piedi abbiamo percorso qualche centinaia di metri, con occhi e orecchie all'insù. Tra nitriti di cavalo, asini lamentosi e moto rumorose, si sentono i primi versi, Rondini poi Merli poi Cince di cui non riusciamo a definire un'identità precisa, sembravano un incrocio tra Cincia dal ciuffo e Cinciarella con mix di Cincia alpestre... pazienza, perché subito dopo, "porto" a casa il primo lifer di giornata, una bella Tordela su un masso.

Tordela (Turdus viscivorus)

Si prosegue con una coppia di Cardellini, proprio mentre un puntino si palesa nel cielo, seguito da un secondo poco dopo in direzione 180°. I primi rapaci! Falco pecchiaiolo e Lodolaio, a distanza di sicurezza.



Lodolaio (Falco subbuteo)

Falco pecchiaiolo ♂ (Pernis apivorus)

Altre cince sparse sugli alberi prospicienti il sentiero, qualche uccello non identificato, un Picchio muratore, un maschio di Codirosso comune, altre Rondini in posa sugli alberi.

Cincia mora (Periparus ater)

Luì piccolo (Phylloscopus collybita)

Cincia bigia (Poecile palustris)



Appeso senza peso...

Picchio muratore (Sitta europaea)

Maschio di Codirosso comune (Phoenicurus phoenicurus)

Rondine comune (Hirundo rustica), in un momento di riposo su un ramo.

Di nuovo la Tordela, stavolta scesa tra una miriade di fiori, splendido tappeto colorato.


La Tordela tra i fiori.

Ci dirigiamo verso le auto, per proseguire il percorso, quando, mentre gli altri sono concentrati con un Corvo imperiale, che purtroppo mi sfugge, noto una pallina posata su un palo di uno dei recinti numerosi nella piana di Campocroce. La "pallina", paffuta e dai toni chiari, è una spettacolare Averla piccola. L'Averla piccola è un piccolo passeriforme dall'alimentazione carnivora (si nutre di insetti di ogni tipo, ma è un mirabile cacciatore anche di piccoli mammiferi, anche di altri uccelli, preferibilmente giovani o pulli, e anche rane e lucertole, che tende ad infilzare nei rami spinosi degli arbusti che predilige, usandoli come dispensa), che a causa dei cambiamenti nelle pratiche agricole e di mantenimento degli ambienti affini sta subendo una drastica diminuzione di numero, tanto da essere minacciata a livello europeo.

Averla piccola (Lanius collurio), dal suo posatoio domina svariati metri di prati a fieno, in attesa di qualche preda succulenta


La nostra presenza le è ... scomoda, e si sposta tra i rami di un Abete rosso (Picea abies)
Ripartiamo verso la vetta, e quasi in vista del monumento alla Resistenza, che si erge ai piedi della salita che conduce alla cima, passando per la Caserma Roma, ci fermiamo in un luogo che potrebbe riservare qualche specie decisamente poco frequente ma vista più volte su quelle pendenze, il Codirossone. Purtroppo, nemmeno oggi, come un anno fa, ci delizierà dei suoi colori. Poco male, è la scusa per tornare su altre volte (come se servisse una scusa, per arrampicarsi metaforicamente parlando sulla montagna sacra alla Patria).
Ci consoliamo con svariate Allodole in canto, e un verso che ci fa arrovellare per alcuni minuti senza esito, quasi un richiamo al verso della Quaglia comune, ma che non lo è.

Allodola (Alauda arvensis), nel suo tipico volo "cantato"

Scendono dal pendio due Gracchi alpini (Pyrrhocorax graculus)


Gracchio alpino (Pyrrhocorax graculus), dal riconoscibile becco giallo e zampe arancio

Gracchio alpino (Pyrrhocorax graculus), decisamente... localizzato 😂

A pelo d'erba, o quasi


Dall'altro lato della strada, tre Camosci alpini (Rupicapra rupicapra) in mezzo ai primi accenni di nuvole, che di lì a poco, per mezzora circa, ci trasporteranno in un mondo "alieno", dove nulla è visibile. Giusto prima, però, sulla cima di un Abete, il secondo lifer di giornata si fa identificare. Merlo dal collare (Turdus torquatus), uno splendido turdide tipico di ambienti montani, che ancora non avevo avuto l'occasione di vedere se non nelle guide. A seguire, Prispolone, in volo un altro paio di rapaci, Falco pecchiaiolo (una specie che da qualche settimana è tornata dal suo svernamento in Africa per nidificare alle latitudini alto-europee ma che in svariati individui soggiorna anche qui da noi) e un magnifico (e per me inedito qui sul Grappa) Nibbio bruno.

Camosci alpini (Rupicapra rupicapra), in una foto appena decente.

Merlo dal collare (Turdus torquatus)

Prispolone (Anthus trivialis)

Falco pecchiaiolo ♀ (Pernis apivorus)

Nibbio bruno (Milvus migrans)
Una gradita sorpresa, giusto prima di pranzo, è la presenza di uno Spioncello nidificante, infatti lo troviamo con la bocca piena di marmellat... eh non proprio, ma un carico di vermi polposi, che tiene nel becco per svariati minuti, è chiaro segno che non sono destinati alla sua alimentazione, ma anzi, che probabilmente eravamo nei pressi del nido, per cui, onde scongiurare di rivelare a potenziali predatori l'ubicazione della propria prole, si prodiga in operazioni di depistaggio, volando di albero in albero, di Pino mugo in Abete, nell'attesa che la minaccia si faccia... fantasma.
Si tratta ad ogni modo del terzo (e ultimo) lifer per oggi. 

Spioncello (Anthus spinoletta) e... il ciclista.

Cornacchia grigia (Corvus cornix)

Ancora lo Spioncello

Altro stop per distrarre il disturbatore (noi) dai pulli

E' palese che dobbiamo smammare...

Camoscio alpino (Rupicapra rupicapra)

Ci fermiamo quindi per pranzare ai margini del monumento ai caduti della Resistenza, immersi in una nuvola che, poco prima, ci rivela una lepre seminascosta tra l'erba, assieme ad un'Averla piccola con imbeccata e un verso che ci riporta a poco fa. Non è una Quaglia, ma confrontato con i canti di specie papabili per quelle quote scopriamo essere proprio un Merlo dal collare (ecco cos'era quel qua-qua-qua-qua-qua di prima!). E, forse a risposta dei richiami emessi dallo smartphone, nel tentativo di scoprire cosa fosse, sentiamo decisamente vicino un Merlo dal collare, e dopo una breve ricerca lo individuiamo tra i sassi. Chissà se ha il nido da qualche parte, là attorno...

Lepre comune (Lepus europaeus)

Merlo dal collare

Dopo il lauto pranzetto, riprendiamo il sentiero per le auto, quando, aprendo le portiere per salire, notiamo la presenza di un Codirosso spazzacamino, maschio, con imbeccata. In breve, scopriamo che il nido è poco lontano, infatti, come per lo Spioncello, la nostra presenza impedisce al simpatico volatile di scendere verso il nido, per non rivelarne la posizione. Pochi scatti, e ce ne andiamo verso il parcheggio del rifugio Bassano.


Codirosso spazzacamino ♂ (Phoenicurus ochruros)

Forza, che i piccoli aspettano!



Prispolone (Anthus trivialis)

Salendo, qualche veloce foto alle fioriture numerose, ma senza un adeguato obiettivo e solo con un lungo tele è poco pratico, per cui giusto a contorno dell'avifauna un po' di colore...







Un Cuculo (Cuculus canorus) dal caratteristico verso si lascia guardare da lontano.

Una cinquantina di Rondoni comuni sfreccia di continuo nel cielo di Cima Grappa. Nessun Rondone maggiore, tra loro, o se ci sono, sono al di fuori della portata visiva.



Un Culbianco si alza dalla pietraia sotto di noi e sale in un anfratto scavato durante la Grande Guerra. Tento di inseguirlo (per modo di dire) con l'unico esito di vederlo volare via ben prima che raggiunga il sentiero che porta al suo nascondiglio. Però scopro, assieme ad un Prispolone, che segue a stretto giro il Culbianco, un bel giovane di Codirosso spazzacamino, che si lascia fotografare, due scatti e via, in volo verso l'infinito.

Codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros)


Ridiscendo il pendio fino al sentiero principale, e un maschietto di Codirosso spazzacamino si concede tra i germogli. Che sia il padre del piccoletto visto poc'anzi? Molto probabile, si parla di una decina di metri di distanza dopotutto.

Codirosso spazzacamino ♂




Ritorno verso il gruppo, che da qualche minuto era già andato verso il parcheggio, e li vedo dal muro di contenimento puntare tutti verso il prato sottostante. Punto il binocolo, e un bel Merlo dal collare sta alimentandosi a terra. Mi avvicino con calma, e il Merlo nel suo incedere si avvicina un po'. Con (molta) difficoltà riesco a portare a casa uno scatto a fuoco. Per poco mi bruciavo una ghiotta portata ... anche se ammetto che non sono minimamente soddisfatto del risultato, devo ancora lavorare molto sulla tecnica...

Merlo dal collare

Scendiamo verso la zona delle Meatte, anche per prendere un caffè alla Malga Mure, ma consci di poter vedere anche qualcosa di interessante. Appena arrivati, qualcuno fa in tempo a fotografare un bel Codirosso spazzacamino, io arrivo troppo tardi perché abbiamo parcheggiato fuori, in strada, ma mi consolo con una splendida Ballerina bianca, anzi era una coppia, anche se le foto sono di un solo individuo, intenta a portare senza soluzione di continuità un pasto freddo per i pulli al nido, sotto i coppi di uno degli edifici
Ballerina bianca (Motacilla alba) con Lepidottero, mi osserva curiosa

In attesa di scendere al nido, si lascia guardare da vicino. Magnifica!

Ecco che con una manovra magistrale si avvita verso il basso e si infila poi tra i coppi. Buon pranzo!

Poco dopo, un bel Dittero finisce dritto tra le mandibole...




Un Fringuello maschio (Fringilla coelebs) sul guard-rail mi osserva, mentre risaliamo in auto.


Sulla strada verso la Vedetta un Saltimpalo (Saxicola rubicola), appena distinguibile in controluce, su un filo spinato, tira un sospiro di sollievo per la nostra mancata sosta.

Saltimpalo (Saxicola rubicola)

In discesa troviamo un incidente, per cui, dopo un cambio percorso obbligato, scendiamo a Pederobba, e facciamo l'ultima sosta alla Città degli Aironi, o quantomeno all'inizio del percorso, alla ricerca del Merlo acquaiolo.
Come altre specie che speravamo di incontrare in questa giornata, non saremo fortunati, ma non è motivo di preoccupazione, ci saranno altre occasioni per vederlo. 
Anche qui, però, con piacere un'Averla piccola (purtroppo solo maschi abbiamo visto oggi, nessuna femmina), assieme ad una coppia di Zigoli neri.

Fringuello maschio con imbeccata (Fringilla coelebs)

Averla piccola ♂ (Lanius collurio)

Zigolo nero (Emberiza cirlus), della serie "saranno fringuelli" 😆 ma una foto ci sta sempre...

Non ci resta che salutarci, in attesa della prossima uscita di gruppo, spero di averne altre anche in solitaria nelle prossime settimane.


Lista delle specie

  1. Allodola
  2. Averla piccola
  3. Balestruccio
  4. Ballerina bianca
  5. Capinera
  6. Cardellino
  7. Cincia bigia
  8. Cincia mora
  9. Cinciarella
  10. Codirosso comune
  11. Codirosso spazzacamino
  12. Cormorano
  13. Cornacchia grigia
  14. Corvo imperiale
  15. Cuculo
  16. Culbianco
  17. Falco pecchiaiolo
  18. Fanello
  19. Fringuello
  20. Gheppio
  21. Gracchio alpino
  22. Lodolaio
  23. Luì piccolo
  24. Merlo
  25. Merlo dal collare
  26. Nibbio bruno
  27. Picchio muratore
  28. Pigliamosche
  29. Poiana
  30. Prispolone
  31. Rampichino alpestre
  32. Rondine
  33. Rondone comune
  34. Saltimpalo
  35. Spioncello
  36. Tordela
  37. Verzellino
  38. Zigolo nero

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