Best of

Qui raccolte le foto che, per un motivo o per l'altro, mi sono entrate nel cuore e non ci vogliono uscire. L'elenco verrà aggiornato con l'arrivo di nuove perle.





Occhi vigili.


La prima foto in assoluto ad un volatile non "domestico", fatta sbirciando come possibile tra gli arbusti, perché mai essi scelgono luoghi aperti... imperfetta quanto vuoi. Ma annales.


Il primo codibugnolo, in tinta per giunta.


Stai percorrendo i tuoi passi dopo una mattinata senza gioie (tipico...), e lei ti guarda, lassù. Torni a casa soddisfatto. La foto è tra le mie preferite.


Alzare gli occhi, e vedere un mare di germogli di salice e una macchia nera...


L'emozione di un guizzo, e la prontezza dello scatto, il primo scricciolo. E non da capanno pasturato.


Peccato per l'infinitesima figura volante, a cospetto di cotal Luna. Sarebbe stata una foto da urlo.


In attesa, sul ramo.


Tra le prime foto dal capanno fotografico, ma la posa è epica.


Sempre dal capanno, ma la cinciarella si posa là, in fondo, lontano dalla mangiatoia. E  non so, mi piace...


OK, in capanno allestito, con pastura, ma l'attrezzatura va anche provata. Ma vedere pure lo scoiattolo europeo così da vicino..


La prima volta che ho visto un ibis sacro, attraverso la spessa coltre di arbusti e rovi, nel canneto.


Scena che rimane nel cuore. Anche se gli ibis starebbero meglio in altri luoghi, ad altre latitudini.


Incredibile dove si posano, incuranti della fisica.


Seguire l'airone che vola, anche se di spalle, è una gran visione, secondo me.


Ritornare dopo 2 giorni e trovare di nuovo gli ibis, anche se alloctoni e invasivi, lascia il segno.


La coppia di ibis. Il contatto dei becchi non so se capita spesso di ritrarlo, per giunta qui nell'unico sprazzo di luce in mezzo ai rovi. Ogni tanto ci vuole...


Cinque guardiani al primo sole del giorno. Non serve aggiungere altro, credo. Se non "dovevo essere più vicino".


Le circostanze nelle quali ho fatto questa foto la mettono negli annali a vita. Alla cieca, guardando lo schermo in live-view controsole che non si percepisce un bel niente, in bilico sul pelo dell'acqua, e non caderci dentro, inquadrando pure la scena... sono quelle cose che dici due cose: viva la tecnologia, e per fortuna ho questa passione per la natura.


La tortora selvatica, in costante declino. Vederla... ti risolleva un po' il morale.


Incredibile come, ad automobile accesa, non si muova di un millimetro, anche se sei a 10 metri poco più di distanza, come ti fermi, la gheppia ti saluta e se ne va sull'albero a 150 metri, al sicuro


Tra le prime prove della nuova macchina fotografica, mi trovo questi tre bellissimi rondoni che mi "puntano". Quanto simpatico è quello di mezzo?


Seguirli è titanico, soprattutto in vicoli stretti.


Rondone comune. Che abbia invaso la sua privacy?


Le prime battaglie spettacolari delle rondini tra le strade di paese.


Da 3 metri, col 24-105, non si pensa di poter fotografare uccelli selvatici. Invece...


Col 24-105, a 3 metri e spiccioli, senza capirci forse granché, ma la perseveranza porta frutto.


Una delle sfide più difficili, mettere a fuoco le rondini, anche se montane, sul pelo dell'acqua. Beccare una composizione così capita di rado, ma...


Un'ombra che vola. "Sarà la cornacchia", mi dico. Ma uno scatto vale la pena provarlo. E' una nocciolaia. Non so perché ma a me sta foto emoziona.


Cogliere il volo dell'angelo, da pochissimi metri... vale tante fatiche.


Questa probabilmente si piazza in top 10.


Lo vedi che prepara l'atterraggio. Ma devi mettere a fuoco lui, non l'acqua o lo sfondo o gli schizzi dietro, o...


Vederli nel loro ambiente, è più bello.


All'alba, stai parlottando con un'amica, che sta visitando per la prima volta la palude, e ti zittisci di colpo.


La garzetta. In riva al fiume. Candida. Serve altro?


Foto per me bellissima ed evocativa. Dite voi perché.


Certe scene si commentano da sè.


Qualcuno storcerà il naso per alcune scelte. Ma a me scende una lacrimuccia...


Scoprire un'ottantina di cornacchie che si riposano nel prato,la scena mi ha evocato sensazioni vittoriane.


Avvistare senza preavviso un frosone, sopra di te, e riuscire a fotografarlo, senza farlo scappare, con tutti i movimenti bruschi fatti per...


Trovo molta più soddisfazione in natura, senza artifici, che in set allestiti.


Quando la pazienza ripaga, attendere nascosto con una copertura abbozzata, il fringuello si fa vedere da vicino.


Un continuo avanti e indietro, tra il campo e gli alberi. Circa 200 fringuelli, con qualche intruso. Cose che ricorderai a lungo. Così, a due passi da casa.


Ti muovi, e senti un fruscio, neanche il tempo di voltarti.


Non troppo vicino, ma verso il tramonto catturo dei colori spettacolari.


E' rimasta lì 5 minuti, ma il movimento delle canne ha complicato lo scatto. Luci, colori e forme mi fanno sorridere un po', dopo la fatica.


Scatto complicatissimo, tra le cannucce.


Quando i fattori si allineano. Sei lì da 1 ora in attesa, accovacciato, per nulla nascosto, a dire il vero, ma lui si posa lì, dove stai puntando l'obiettivo, per 2 secondi e mezzo. Il tempo di 3 scatti, due da buttare.


Anche la tortora dal collare può dare emozione.


La prima volta che vedi il codibugnolo a casa, e non ci vuoi credere.


Atterraggio e sguardo inquisitorio. Di un comune piccione. Non conta la specie...


Attraverso i rami fioriti.


Tra le foto che più mi muovono.


Merlo che si abbevera al tramonto.


Silhouette. Affascinanti.


Non ti aspetti che sulla siepe, a pochi metri, si posi un codibugnolo. Che è già difficile inquadrare, tanto è piccolo e frenetico.


Seguire il merlo in volo tra le case, è un'impresa. Quando riesce...


Il tipo di foto, minimal, evocative, che vorrei perseguire.


Battaglie volanti. Epiche, spregiudicate, spericolate.


Alzarsi all'alba. Cercando di carpire versi, movimenti, e non ti accorgi quasi che il merlo canterino è lì, a 5 metri.


E sempre all'alba, non ri aspetti che passi un'Oca del Canada, che mi ricorda tanto Galen Burrell. Non la foto, l'oca.


Lo senti, lo aspetti, ti prende in giro. Poi per caso, guardando nel prato, oltre la rete ...


Lo insegui, senza mai beccarlo. Poi viene lui, a casa tua. O poco distante.


La luce, l'atmosfera, qualcosa di questo scatto vale la pena.


Stai per rientrare per cena, e non puoi, una V in volo si avvicina, e la segui, sperando... e ci passano vicino, alla Superluna. Quanto basta.


Foto che mi emoziona. Cercata, vero, attesa, che qualcuno si posi lì. Ma l'emozione non cambia.


E ritorna il nibbio bruno, e ti sembra di essere in quelle vette alpine, avvolto dalle nubi... e invece sei in un quartiere abitato.


I colori dell'alba, e lei ti passa appena sopra i tetti, così...


E così, rientri in casa dopo un'ora di birdwatching all'alba,fai colazione, poi non si sa come decidi di uscire un'altro po'... apri l'uscio e senti un gracchiare bruttino, alzi gli occhi a pochi metri...


E la poiana che sorvola il quartiere quasi ad altezza tetto... e ti viene da chiederti se stiamo bene in quarantena, sul serio.


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