Rory, incontro con un Ibis eremita

Dove: Veneto 
Quando: 2021

Una segnalazione in chat, un Ibis eremita di nome Rory, del progetto Waldrapp (waldrapp.eu), codice 421 dell'anello identificativo. L'individuo che ho ritratto in questo articolo è una femmina, nata questa primavera a Rosegg, in Austria.

Veloce puntata il giorno dopo alla ricerca di questo Pelecaniforme dall'aspetto invero poco elegante e bello, ma a suo modo affascinante. La ricerca è breve, Rory si sta pulendo con cura dall'alto del suo posatoio. Parcheggio, raccolgo macchina e binocolo, e via.



Una stradina permette di avvicinarsi un poco, ma un Alano da guardia mi intima di sgommare, e mio malgrado fa involare pure l'Ibis.







Proseguo per la strada, cercando un altro cavin per avvicinarmi al mio soggetto, che nel frattempo si era posato su un altro pilone dell'energia elettrica. Nemmeno il tempo di farmi più vicino che Rory si allarma per una signora che passeggia lungo una strada di campagna che interseca la mia, e riprende il volo, questa volta facendo un passaggio vicino in volo. 




Un altro breve appoggio, a un centinaio abbondante di metri.






Infine, dopo qualche minuto, prende definitivamente il volo, e si dirige verso ovest, probabilmente alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare. 



Aggiornamento del 23 novembre 2021: Rory è stata rinvenuta morta lungo il fiume Piave. Le cause della morte sono in corso di accertamento.


L'Ibis eremita è una specie in via di estinzione, a livello mondiale. In Europa si era estinta nel XVIII secolo, a causa della pressione venatoria. Dal 2013 è in corso un progetto di reintroduzione nell'ambito di un progetto dell’Unione europea (LIFE+ Biodiversità), con partner in Austria, in Italia ed in Germania. Gli individui nati sotto questo progetto vengono dotati di un anello con un codice numerico, che li identifica, e un trasmettitore GPS per seguirne gli spostamenti (si nota in una delle foto sopra il trasmettitore sul dorso di Rory). Il progetto prevedeva la guida tramite Deltaplano a motore degli individui dalla "base" in Austria, fino all'Oasi di Orbetello, in Toscana, dove venivano condotti per lo svernamento. Gli Ibis, poi, tornavano verso l'Austria per riprodursi, e la speranza era ed è che ad un certo punto acquisiscano questa tratta e la facciano propria, tornando a occupare la loro nicchia nell'ecosistema europeo.   

Per salvaguardare questi fragili uccelli, si raccomanda di non avvicinarsi, non dare loro cibo, non usare richiami, non infastidirli, e di condividere con i curiosi queste informazioni affinché ognuno possa contribuire alla salute e al futuro degli Ibis eremita.

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