Birdwatching a chilometri zero - Episodio 1

Dove: a casa
Quando: 14-15 marzo 2020

Quando le cose sembrano prendere una brutta piega... bisogna cambiare punto di vista.

Nel tardo inverno 2020 siamo stati travolti da una vicenda che ha spezzato il nostro ritmo quotidiano, fatto di tante piccole cose ripetitive, di impegni calendarizzati, di mores consolidate. Sveglia ore X, colazione ore X+n, lavoro per N ore, pranzo, caffè, lavoro per ore N+M, cena, tipicamente a ore Y, film sul divano, a letto... più o meno è così, sempre, lunedì-venerdì, con qualche variante, e poi weekend a recuperare energie o le tante attività che non si fanno durante la settimana.

E invece, come uno shock anafilattico, arriva un micro-essere RNA-centrico, a filamento positivo, a differenza di quello che lascia in noi, che di positivo ha ben poco... o forse no. Forse, come premesso, è necessario uno "shift" mentale importante, e anche obbligatorio, per affrontare tempi incerti come questi.


Spolverata di neve, al termine di due giorni uggiosi, preambolo di un nuovo sole?


Rimanere chiusi in casa per settimane, con poche giustificate uscite, può essere deprimente, o può offrire occasioni uniche, imperdibili, per scoprire piccoli gesti sconosciuti ma pregni di significato, da ricercare anche con fantasia. Ok, tutte cose che ORA, OGGI, QUI, siamo costretti a fare, ma che, forse, magari, potrebbero e dovrebbero iniziare ad arricchire il nostro bagaglio esperienziale anche quando l'emergenza virus sarà terminata, probabilmente entro un anno da oggi, o anche prima.

Chissà se sapremo guardare alla nostra vita con occhio nuovo, attento alle relazioni, che oggi sembrano mancarci così tanto?

Occhio vigile del merlo maschio.


Finito questo inevitabile sproloquio iniziale, questa "vacanza" forzata (per modo di dire, nel mio settore lo smart working esiste da tempo, per chi non è soggetto a contratto a tempo, indeterminato o determinato che sia) ha offerto lo spunto a EBN Italia di lanciare, per i propri soci, un'iniziativa estemporanea ma molto divertente, che è il birdwatching a chilometro zero, dalla finestra. Ovvero, per i meno avvezzi, l'osservazione e la rilevazione delle specie di uccelli viste o sentite, nella fattispecie da balcone, terrazzo, finestra o giardino di casa, stante il vincolo di permanenza a casa.
Non sono membro di EBN, ma Venezia Birdwatching e Birding Veneto, a cui afferisco se non come socio, come simpatizzante, ha rilanciato nel suo piccolo la stessa iniziativa, ed è così che il weekend 14-15 marzo mi sono cimentato, assieme ad altre decine e centinaia di appassionati, nel censimento.

Qualcuno avrà certamente detto "che guardoni", "poveretti...", ecc ecc ma non m'importa mica, non devo cercare l'approvazione altrui per un'attività che farebbe bene a tutti, stare in silenzio una giornata a contemplare meraviglie e bellezza.



La giornata di sabato (invero, il pomeriggio soltanto) è stata parca di presenze, con 12 specie rilevate. La sorpresa è stata la comparsa dei primi balestrucci (di un paio mi rimane il dubbio, forse rondini, ma le ho viste di sfuggita sopra il tetto di casa che sono schizzati via, quando ancora stavo uscendo sul balcone), segno che la primavera arriva comunque, COVID-19 o no.

Colombaccio sul suo posatoio preferito.


..

La domenica, invece, è cominciata alle 7.30, con un'oretta tirata di attesa e osservazione, prima di colazione. Qualche graditissimo ospite, anch'esso sfuggente, come il gheppio maschio, sulla cima del cedro dell'Himalaya (Cedrus deodara)... o una coppia di codibugnoli, intenta a setacciare le fresche gemme.

 



Un vociare continuo, piacevole, variegato. Dal pettirosso, col suo splendente petto rosso-arancio, paffuto perché ancora il fresco si fa sentire, alle cince more, molto schive, o forse preferivano altri posatoi, più nascosti... in due distinti momenti, un codirosso femmina si è fatto vedere e fotografare, a distanza di... sicurezza coronavirus.




Sempre meno numerosi in tutta Italia, per fortuna qui almeno 7-8 passeri vivono e si riproducono.



 



 
  
Cardellini, fringuelli... si aggiungono alla lista.








Nei due giorni, le cornacchie grigie non sono mai mancate, domenica ben 6.







 In cima al solito cedro, anche alcuni verdoni fanno un pit-stop, circondati da nugoli di moscerini.



Verdoni


Anche i piccioni si prestano...



 Decine di storni gironzolano di continuo attorno al quartiere, e adorano i tralicci come posatoi preferenziali.

Composizione di 7 scatti in raffica.






Le tortore dal collare non mancano, nonostante sia un uccello abbastanza comune, non viene male in foto :)









 Anche un gabbiano reale (dalla caratteristica macchia rossa sulla parte inferiore del becco) si fa vedere, da lontano.




Sul finire della giornata, col sole ormai basso, un merlo offre il suo profilo controluce, per un po' di ... arte grafica.



Silhouette in controluce




Aspettiamo che si plachi questa epidemia, intanto la Natura fa il suo corso, e lo fa molto bene!











 Lista completa


sabato 14 marzo
Piccione selvatico/di città    12
Colombaccio    2
Tortora dal collare    3   
Gazza    1
Cornacchia grigia    1
Cinciallegra    1
Balestruccio    2
Codibugnolo    2
Storno    25
Merlo    3
Pettirosso    1
Passera d'Italia    1
Fringuello    1

domenica 15 marzo
Colombaccio 8
Piccione domestico 10
Tortora dal collare 7
Gazza 2
Cornacchia grigia >6
Cinciallegra 8
Cincia mora 2
Balestruccio 3
Codibugnolo 2
Storno >10
Merlo 7
Tordo bottaccio 1
Pettirosso 1
Codirosso comune 2
Passera d'Italia >7
Fringuello ~25
Verdone >5
Cardellino 2
Gheppio 3
Poiana 1
Gabbiano reale 1










Commenti

Bruno Mora ha detto…
Eh caro Leonardo, mi hai dato una bella idea....anche se da casa mia vedo qualche alberello...proverò dal prossimo weekend dai....un abbraccio.

Bruno

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